“Sono una docente di un istituto tecnico. Quando ho iniziato, circa 7 anni fa, ero molto entusiasta e piena di iniziative, ma adesso mi sento davvero stanca. Ora però mi sono accorta che le mie risorse si sono quasi esaurite nel mio lavoro, ma l’anno scolastico è ancora lungo e io non so come approcciarlo”. È il messaggio di aiuto scritto da una docente agli psicologi del progetto ‘Lontani ma vicini’, promosso da Diregiovani.it e dall’Istituto di Ortofonologia (IdO), nell’ambito della task force per le emergenze educative del ministero dell’Istruzione.
“In questo particolare periodo storico, fare scuola a distanza è davvero complesso- constatano gli esperti- Gli insegnanti sono stati chiamati a mantenere viva la relazione con i ragazzi attraverso mezzi diversi da quelli che erano abituati ad utilizzare, e questo può far sentire tristi e affaticati”.
Il team rassicura la professoressa informandola che molti altri suoi colleghi si sono rivolti, dall’inizio della pandemia a oggi, al servizio di sostegno psicologico online messo a disposizione da Diregiovani.it e IdO. “Tanti raccontano la fatica, le preoccupazioni e la tristezza dovuta alla situazione di pandemia e alle difficoltà lavorative. Tanti- aggiungono gli psicologi- ci raccontano quanto sia difficile vivere con entusiasmo la vita scolastica e, nonostante amino il proprio lavoro, si sentono con poche risorse, proprio come scrive lei”.
Per rispondere alle molte richieste di aiuto dei docenti italiani, ‘Lontani ma vicini’ ha messo a disposizione gratuita degli insegnanti dei corsi di formazione consultabili on line.
Un campione di 1.609 docenti che hanno partecipato a uno dei corsi dell’IdO, quello dedicato alla gestione dell’ansia e dello stress nelle situazioni di emergenza, è stato coinvolto in una indagine per tracciare il quadro del loro stato emotivo. Ne è emerso che la pandemia ha aumentato i livelli di stress e ansia dei docenti, e più di un insegnante su tre (38%) si dice addirittura preoccupato per il benessere emotivo dei propri studenti. Gli aspetti del lavoro ad aver risentito maggiormente, secondo gli insegnanti, sono il rapporto con gli studenti, le metodologie didattiche, i tempi e gli spazi per l’insegnamento.
Fanno parte del campione di ricerca docenti che insegnano nella scuola primaria, nella secondaria di I e II grado e nella scuola dell’infanzia. Per il 93% dei partecipanti le attività di aggiornamento e formazione incidono molto sulla qualità del lavoro. Al centro dei timori c’è anche il rendimento scolastico degli studenti e l’alleanza scuola-famiglia. “La maggioranza dei docenti- si legge nella ricerca IdO- sembra quindi indicare che a causa dell’emergenza sanitaria e della chiusura degli istituti scolastici ci sia effettivamente stato un cambiamento nel rapporto con i loro allievi”. Per la metà degli insegnanti si è modificato anche il rapporto con i genitori degli alunni, fortunatamente per oltre il 70% è ancora abbastanza soddisfacente.